Fiera Roma non è un organismo di diritto pubblico

Le Sezioni Unite della Cassazione hanno accolto le tesi di Fiera Roma ed accertato, con decisione 17567/19, depositata il 28 giugno 2019, che la società che gestisce il polo fieristico romano non è un organismo di diritto pubblico

Per la Suprema Corte, infatti, Fiera Roma, controllata al cento per cento dal socio pubblico Investimenti, a sua volta partecipato dalla Camera di Commercio di Roma e da Roma Capitale, esercita attività di carattere commerciale, con soggezione alle regole concorrenziali del mercato e piena assunzione del relativo rischio, pur perseguendo la soddisfazione di un interesse generale.  Dall’odierna pronuncia delle Sezioni Unite consegue che Fiera Roma  è soggetta solo al suo regolamento per gli acquisti (e non al  Codice degli Appalti)  ed alla giurisdizione del Giudice ordinario.

Si tratta di un importante precedente che interessa gran parte del settore fieristico, in cui operano società a partecipazione pubblica, perché garantisce loro una migliore operatività ed un più celere approccio al mercato.

La società romana è stata assistita davanti al giudice amministrativo e alla Suprema Corte di Cassazione dallo Studio Brancadoro Mirabile nelle persone dei name partners  Gianluca Brancadoro e  Carlo Mirabile (nella foto) e dal senior partner Clizia Calamita di Tria.