Milano Finanza

Nuovi vertici per la Tercas uscita dal commissariamento

30 Settembre 2014

di Claudia Cervini

Milano Finanza

Si stanno concludendo le due assemblee della Cassa di risparmio di Teramo e della controllata Caripe. Brancadoro presidente e Jacobini Junior nuovo ad. Per la Bari al via maxi-ricapitalizzazione

 

Parte ufficialmente oggi il nuovo corso della Cassa di risparmio di Teramo (Banca Tercas) e della sua controllata Cassa di risparmio di Pescara (Caripe). Sono, infatti, in fase di conclusione le due assemblee che dovrebbero traghettare oggi i due istituti di credito fuori dal commissariamento, ma il salvataggio e l’acquisizione del gruppo bancario Tercas da parte della Banca Popolare di Bari non sono più in discussione.

Il commissario straordinario Riccardo Sora, che in questi mesi ha amministrato le commissariate Tercas e Caripe, è già stato riassegnato con destinazione Carichieti. Intanto, secondo quanto risulta a milanofinanza.it, il consiglio di amministrazione della Tercas, riunitosi oggi, ha nominato i nuovi vertici di Banca Tercas.

Gianluca Jacobini, vice-direttore generale della Popolare di Bari e figlio del presidente Marco Jacobini, sarà consigliere delegato, mentre sarà il sessantenne romano Gianluca Brancadoro, docente di diritto commerciale all’Università di Teramo, a presiedere l’istituto. Un incarico di prestigio dovrebbe, inoltre, spettare al dirigente della Popolare di Bari Nicola Loperfido (nato a Bari, classe 63), consigliere della società Popolare di Bari Corporate Finance, chiamato a guidare l’istituto in veste di direttore generale.

Gli osservatori non dimostrano sorpresa per la nomina di Jacobini junior (37 anni, anche consigliere della società Bari Corporate Finance) che, nelle scorse settimane, si era già recato in Tercas per supervisionare la divisione commerciale. Le nomine saranno ufficializzate in un secondo momento, probabilmente già nel pomeriggio di oggi. Intanto la Bari prevede l’avvio di una ricapitalizzazione, prevista tra ottobre e novembre, che avrà un impatto di 500 milioni di euro sul patrimonio complessivo.
 

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